Cosa Sono Le Mestruazioni

Con il termine mestruazione si intende la periodica e ciclica perdita di sangue dall’utero, in genere ogni 28 giorni, controllata da un insieme di ormoni secreti da ovaie, ipofisi, ipotalamo.


La pubertà femminile è quel periodo dell’età evolutiva (10-13 anni) in cui si realizza l'inizio dei cicli riproduttivi (il menarca), il climaterio comprende invece tutto il periodo di transizione tra la fase riproduttiva e quella non riproduttiva della vita di una donna.

Si definisce menopausa l’ultima mestruazione, seguita da almeno 12 mesi di amenorrea. Si verifica tra i 45 e i 55 anni ed è caratterizzata dalla cessazione o marcata diminuzione della produzione estrogenica da parte dell’ovaio.

I giorni di un ciclo sessuale vengono numerati a partire dal primo giorno della mestruazione (giorno 1) fino all’ultimo giorno prima della mestruazione successiva. Questa durata è normalmente variabile da donna a donna e pari a circa un mese (variabilità tra 25 e 35 giorni). Molte persone tendono ad indicare come “ciclo” ciò che invece andrebbe chiamato “mestruazione”. Il “ciclo” è il ciclo mestruale (detto anche ciclo sessuale), dura circa un mese ed è caratterizzato dalla successione di diversi eventi: mestruazione, prima fase, ovulazione e infine seconda fase, fino alla nuova mestruazione.

La durata del sanguinamento è variabile da 2 a 6 giorni. Il colore del sangue mestruale è rosso, leggermente scuro, ma all’inizio e alla fine del flusso tende ad essere più chiaro, non ha coaguli evidenti e non emana cattivo odore.

Riassumiamo le fasi in cui si divide il ciclo mestruale:

1. Fase follicolare (1°-7° giorno): in questo periodo si verifica un incremento di FSH (ormone follicolo-stimolante), che promuove lo sviluppo del follicolo ovarico. Gli estrogeni avviano ogni mese la crescita di circa 15-20 follicoli all'interno delle ovaie; uno solo di questi follicoli (follicolo dominante) andrà incontro a fisiologica “rottura” con liberazione dell'ovulo, potenzialmente fecondabile, in esso sviluppatosi (ovulazione). Si determina un lento e progressivo incremento degli estrogeni con conseguente relativa diminuzione di FSH e lieve aumento costante di LH (ormone luteinizzante).

2. Fase follicolare preovulatoria (8°-11° giorno): in questa fase si assiste al netto aumento degli estrogeni, l’endometrio assume il tipico aspetto proliferativo, il muco prodotto dalla cervice uterina si trasforma in una sostanza abbondante, più acquosa ed elastica.

3. Fase periovulatoria (12°-14° giorno): è il picco periovulatorio degli estrogeni, in particolare dell’estradiolo. Il momento dell’ovulazione è variabile da donna a donna e si situa tra il giorno 11 e il giorno 21 del ciclo, tenendo presente che l’ovulazione avviene sempre 14 giorni prima della mestruazione successiva. Pertanto se l’ovulazione avviene all’undicesimo giorno del ciclo quel ciclo sarà destinato a durare 25 giorni, mentre se al ventunesimo giorno quel ciclo durerà 35 giorni.

4. Fase luteinica iniziale o luteotropa (15°-21° giorno): i livelli di LH e FSH cominciano a declinare, entro tre giorni dall’ovulazione, il follicolo dominante si trasforma in un organello denominato corpo luteo con funzione endocrina di produzione di estrogeni e progesterone. Questa nuova unità endocrina garantisce l’equilibrio ormonale necessario a creare le condizioni ottimali per l’impianto dell’uovo. L’endometrio assume l’aspetto secretivo, il suo spessore si riduce a 5-6 mm.

5. Fase luteinica - Flusso mestruale (21°-28° giorno): presenza del corpo luteo con picco massimo plasmatico del progesterone. FSH e LH hanno i livelli più bassi di tutto il ciclo mestruale, con endometrio tipicamente secretivo. Se i bassi livelli di LH non vengono sostituiti dall’equivalente ormone placentare, la gonadotropina corionica umana (HCG), il corpo luteo regredisce, c’è la brusca diminuzione del tasso plasmatico di estradiolo e progesterone, l’endometrio si sfalda producendo il flusso mestruale. L’aumento di FSH ed LH, per il feedback negativo indotto dal crollo dei valori di estradiolo e progesterone, è l’evento in grado di innescare un nuovo ciclo mestruale.

I cicli mestruali possono essere alterati per ritmo, durata e quantità. Le anomalie del ritmo comprendono la proiomenorrea, ovvero cicli anticipati che arrivano prima di 24 giorni, la opsomenorrea, ovvero cicli ritardati, oltre i 32 giorni. Le anomalie nella quantità sono la ipomenorrea (flusso scarso) e la ipermenorrea (flusso abbondante), mentre un flusso emorragico è definito menorragia. Le anomalie nella durata sono chiamate polimenorrea (flusso che dura più di 5-6 giorni) ed oligomenorrea (flusso che dura meno di 3 giorni).

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